Tra cielo e terra

Walter Bonatti

Lo zaino è la mia casa, la roulotte, quello che vuoi. E’ come il guscio per la lumaca. C’è dentro tutto quello che mi serve, averlo accanto è la mia sicurezza, un rifugio psicologico. Quando ti misuri con la natura non vinci mai. E’ semplicemente pazzesco dire ho vinto quella parete, ho conquistato quella cima. Semmai conquisti te stesso, misuri le tue debolezze e le tue forze. In montagna se vuoi sopravvivere, devi prendere atto soprattutto delle tue debolezze. E, semmai, di fronte alla potenza della natura devi tirare fuori tutta la tua astuzia. L’immagine del minuscolo uomo che vince il Bianco o qualsiasi altra montagna fa solo ridere. L’uomo non vince nulla. La natura esige un grande rispetto, in tutti i sensi. Ma noi preferiamo distruggerla e non ci rendiamo conto che annientando il nostro ambiente, eliminiamo noi stessi. L’uomo troppe volte sfida la natura soltanto per il gusto di devastarla. Mai come adesso il termine avventura è stato usato più a sproposito. L’avventura come il coraggio, sono stati ridotti a una serie di scontati luoghi comuni. Tutto ciò che è calcolo non è avventura, tutto ciò che è organizzato non è avventura. Accampando la scusa dell’avventura , un sacco di gente incapace mi sta trasformando in uno squallido parco di divertimenti. L’impossibile, il misterioso può accadere anche nella mia camera da letto, nel mio cortile. Un lungo viaggio lo concepii e lo vissi ancor prima di partire, mentre mi radevo. Volevo spingermi nelle immense solitudini senza mezzi tecnici, senza radio, senza aerei al seguito. Andavo alla ricerca della forza e della volontà dell’uomo antico, che esplorava il mondo contando unicamente sulle sue forze. Dopo venti giorni di marcia sono stato costretto ad arrendermi. Dentro di me c’era un’altalena tremenda tra la voglia di continuare a tutti i costi e la necessità di arrendermi. Alla fine ho trovato il coraggio necessario per cedere. E ora mi sento più ricco, proprio perché ho preso per l’ennesima volta coscienza dei miei limiti.